lunedì 20 dicembre 2010

Se l'amica dice «ti sta bene» ...non ci credere..!!

Navigando su internet ho trovato questo articolo bellissimo ma soprattutto VERO..


Le donne, si sa, sono per natura molto competitive e questo, secondo uno studio inglese, le porterebbe anche a mentire alla propria amica su come le stanno i vestiti, in modo che lei sembri meno attraente. Circa il 10%, in particolare, pronuncerebbe mentendo consapevolmente frasi come «questo vestito ti sta benissimo» e «che bella questa camicia a fiori, dove l'hai comprata?», mentre il 38% lo farebbe seguendo un meccanismo più inconscio, dettato da una competitività latente ma irrefrenabile.

Il sondaggio, condotto da MyCelebrityFashion su 1.629 donne, ha anche rivelato che circa una su 5 tace volutamente quando vede un difetto imbarazzante nell'abbigliamento dell'amica (eppure chi, se non lei, dovrebbe dirci che gli slip si vedono al di sopra della gonna?) e due terzi delle intervistare hanno ammesso di tacere anche quando vedono che un abito calza particolarmente bene, e anzi provano a dissuadere l'amica-rivale dall'indossarlo.

Secondo il portavoce del sito Andy Barr, tutto dipende dalla «capacità che hanno i vestiti di evocare invidie e gelosie. Ma si tratta di un meccanismo che può ledere seriamente i rapporti di amicizia».
In un'intervista al Daily Mail il professor Phillip Hodson della British Association for Counselling and Psychotherapy ha tuttavia ricordato che «si tratta di un fenomeno normalissimo, legato alle leggi umane di sopravvivenza. Non siamo esseri razionali ma emozionali e a volte, semplicemente, desideriamo che chi ci sta accanto sembri più ridicolo di noi».

martedì 2 novembre 2010

Le dieci borse più belle della storia

Navigando su interne ho trovato questo bellissimo articolo che ho adorato da subito.. Leggetelo!!!
Ma quali sono le borse a cui davvero non si può rinunciare? Ecco la classifica delle 10 it bag più belle e desiderabili!!

Partiamo dalla ultima posizione: al decimo posto troviamo la Prada Multicolore Stripes. Collezione di punta della primavera-estate 2008, la Prada Multicolore colpisce tutti fino alla sua prima uscita in passerella. In nappa, è caratterizzata da strisce dai colori accessi creando un vero e proprio arcobaleno. Una borsa amatissima dalle celebrities, come Sienna Miller, e che occupa pagine e pagine di redazioanli nelle riviste di moda.



Subito sopra, al nono posto, la Saddle di Dior. Una borsa dalla forma atipica, dalle curve sinuose che incantano tutti. E’ nel 2000 che la Saddle di Dior trionfa e ottiene il riconoscimento internazionale che merita. Nel 2006 John Galliano, in occasione del decimo anniversario alla direzione artistica della maison Dior, realizza 12 versioni della Saddle, tutte dedicate a 12 diverse nazioni: Cina, Argentina, USA, Messico, Inghilterra, Russia, Spagna, Marocco, Egitto, Francia, India e Giappone. Tutti paesi di forte ispirazione per l’eccentrico stilista.
All’ottavo posto ecco la Muse di Yves Saint-Laurent, una borsa che in questi ultimi anni ha fatto molto parlare di sé. Portata in auge da Kate Moss, più o meno negli stessi mesi in cui come una fenice risorgeva dalle sue ceneri dopo lo scandalo della cocaina, è diventata nel giro di pochi anni una it bag in tutti i sensi, desiderata da tantissime star. E dire che i dettagli che la compongono sono pochi ma efficaci: su tutti, trionfa la Y stilizzata sul fronte.
Settimo posto: troviamo la Jackie di Gucci. Chiamata così dopo essere diventata la borsa simbolo dello stile di Jacqueline Kennedy Onassis, detta anche Jackie O, diventa il simbolo della moda anni sessanta e della bella vita dei ricchi e famosi. Nel 2009 la direttrice artistica di Gucci, l’eclettica Frida Giannini, la riporta in auge grazie a un restyling tutto nuovo, che riesce a coniugare tradizione e modernità in un solo prodotto. Nasce così la New Jackie, una delle borse più belle della primavera-estate 2009.

Al sesto posto si classifica la Marcello di Cartier. La prima borsa della storia a celebrare un uomo e non una donna è un connubio di eleganza, raffinatezza e praticità. Tante, tantissime celebrities la scelgono come borsa della vita, come Angelina Jolie e Monica Bellucci. Cartier mette a segno un colpo importante nel 2007 lasciando questa borsa, che guadagna subito la qualifica di it bag.


Quinto posto per la Baguette di Fendi, la borsetta che negli anni novanta spopolò, diventando un vero e proprio cult. Creata da Silvia Venturini Fendi nel 1996, dopo pù di dieci anni mantiene ancora lo stesso fascino di allora. Migliaia i modelli realizzati: dalla classica Zucca Print a quella con Swarovski per celebrare il decennale.
A un passo dal podio, come quarta classificata abbiamo la Kelly di Hermés Come poteva mancare lei, la prima it bag della storia? Kelly come Grace Kelly, l’attrice-principessa che usa questa borsa di Hermès per nascondere la sua gravidanza. Un’icona, un simbolo di eleganza immortale, destinato a durare all’infinito.


Ed ecco la triade al comando. Quali saranno le tre borse più belle della storia?


Al terzo posto abbiamo messo la Speedy di Louis Vuitton Il bauletto perfetto, amato da donne mature e ragazze, che ogni si rinnova in nuovi colori e di nuove trasgressioni. Come la Speedy Graffiti della Stephen Sprouse Collection, un successo incredibile per Louis Vuitton.

Al secondo posto…la Birkin di Hermés. Una delle borse di maggior successo della storia, declinata in decine e decine di pellami pregiati diversi e diventata una vera ossessione per Victoria Beckham. Il suo nome deriva dalla cantante e attrice Jane Birkin, alla quale fu Jean-Louis Dumas, patron di Hermès nel 1984, a dedicarla. Un mito senza tempo.

Al primo posto non poteva esserci che lei, la mitica Chanel 2.55 Una borsa che esprime tutto il fascino e l’allure di una donna come Coco Chanel, che da sola rivoluzionò il mondo della moda. Celebre è la sua tela matelassé, un ricamo che ancora oggi molti designer cercano di imitare prendendone ispirazione. Ma solo la 2.55 è e sarà sempre la it bag più bella della storia.


Siete d’accordo con la classifica? Lasciate i vostri commenti per conoscere la vostra opinione!! xoxo

giovedì 28 ottobre 2010

Sembra una favola antica la storia di Louis Vuitton, il francese che a soli 14 anni abbandonò il suo paese in Francia per recarsi a Parigi in cerca di fortuna.

Louis Vuitton nacque a Lavans-sur-Valouse, il 4 agosto 1821 da una piccola famiglia di artigiani. Nel 1837 arrivò a Parigi e cominciò a lavorare come apprendista presso il fabbricante di valigie Marechal, famoso per essere stato uno degli artigiani più apprezzati alla corte di Napoleone III. Nel 1872 introdusse le strisce rosse e beige, uno schema a cui rimarrà fedele e lo renderà famoso in tutta Europa mentre aprì il suo primo negozio a Londra nel 1885. Il suo logo fu introdotto e realizzato solamente nel 1886. Fin dall’inizio Louis Vuitton è stato un must delle star e dei nobili in genere, distinguendosi soprattutto per le borse e i borsoni che abilmente produceva tra cui i più celebri modelli di borse femminili, la speedy e la petit bucket (anni 30 e 60). La sua espansione in Asia, che oramai rappresenta la metà del suo fatturato in termini monetari, cominciò nel 1978 con Tokio, a cui seguì nel 1984 il primo negozio a Seul e in Cina. L’azienda sponsorizza dal 1983 l’omonima regata velistica rendendola la più famosa sia come cachet finale che come prestigio internazionale.

 Attualmente è il primo marchio di moda al mondo come fatturato, nonostante dall’inizio degli anni ‘90 sia stata acquistata dal magnate del lusso Bernard Arnault e oramai la famiglia Vuitton conservi solamente la presidenza onoraria. Arnault è tra gli altri proprietario sia di Dior sia di Givenchy nonché di Gucci. Ma in ogni caso la magia di acquistare un capo o un accessorio Louis Vuitton, non cambia grazie alla sua esclusività e raffinatezza; Per acquistare un capo originale basta andare nei 300 negozi monomarca sparsi sull’intero globo.

  Vi è piaciuto il post? Che ne pensate?

lunedì 25 ottobre 2010

Shopping saggio: i consigli per risparmiare!

Ciao Modaiole!!! Nevigando su internet ho trovato un articolo che vi piacerà e vi aiuterà a risparmire ^_^

Ogni fashion victim di riflesso produce almeno un'altra vittima: il suo portafogli. Il meccanismo è più che ovvio: la passione per lo shopping è una passione costosa. A volte può diventare addirittura una patologia, lo shopping compulsivo. Ma anche senza scomodare psicologi e dipendenze, anche una sana passione per lo shopping, in questi tempi di crisi, può creare tragedie a fine mese (Becky Bloomwood di I love shopping docet).



E come se non bastasse le tentazioni si estendono a vista d'occhio. Da un parte le grosse catene low cost, che coi loro prezzi invitanti sono un rischio continuo (provate voi a entrare nel negozio e a non lasciarci come minimo sindacale 30 euro). Ma anche restando chiusi in casa non si è immuni alle tentazioni: c'è sempre lo shopping online, che ci solletica malefico direttamente dal monitor del pc. Va bene che lo shopping è terapeutico, ma ci vuole un freno. Quindi, piuttosto che rinunciarvi completamente, meglio seguire qualche accortezza per risparmiare e ottimizzare le spese. Ecco per voi 10 dritte utili.

Viva il multitasking
Non stiamo parlando della vostra capacità di fare shopping facendo contemporaneamente tre telefonate e progettando la giornata di domani. Stiamo parlando di capi multitasking, che sono quelli su cui dovremmo puntare l'attenzione. Sempre meglio scegliere capi versatili, che permettono tanti abbinamenti diversi, o che possono avere un senso sia in mise eleganti che casual. Questa si che è ottimizzazione degli acquisti!


Shopping online
Può essere una delle mille tentazioni, ma anche un aiuto non indifferente. Molto spesso sui siti di e-commerce di moda, infatti, si trovano capi anche griffati a prezzo notevolmente scontato. Se quindi entrando in un negozio provate un capo, verificate che vi sta da dio, ma costa decisamente troppo, non lasciatevi andare alla depressione e/o all'isteria. Prendete nota della marca, delle caratteristiche e della taglia, e andate a cercarlo sul web. Il risparmio è quasi sempre assicurato.


Beauty low cost
Non potete fare a meno degli smalti di Chanel? Volete solo il meglio per il vostro make up? Non avete tutti i torti, ma spesso si parla di prodotti che costano un occhio della testa. Va bene togliersi qualche sfizio ogni tanto, ma a meno che non abbiate particolari esigenze dermatologiche potete optare anche per le marche meno costose.

Attenti alla cassa
Uno dei momenti più pericolosi è la fila alla cassa, e non solo al supermercato. Anche i negozi di abbigliamento ormai hanno capito il potenziale dell'attesa alla cassa, e infatti qualsiasi cassa è circondata da gadget vari ad effetto calamita. Quindi per evitare di essere attirate dall'ennesimo inutile lipgloss alla frutta piazzato di fianco alla cassa, sfruttate i tempi morti dell'attesa in maniera produttiva. Fate una telefonata, inviate sms, leggete un libro. Qualsiasi cosa pur di non guardarvi intorno


I capi senza tempo
Fanno il paio con i capi multitasking. Se avete intenzione di spendere una grossa cifra per un abito ad esempio, cercate di fare mente locale sull'uso che ne farete. Un little black dress elegante e di ottima fattura è sempre un asso nella manica, e vi salverà in tantissime occasioni: ecco una spesa ottimamente giustificata. Spendere una grossa somma per un abito di tulle rosa è un po' più rischioso: quante volte lo indosserete?


Attenzione ai capi WOW
Cosa sono i "capi WOW"? Semplice, quelli che una volta messi su nel camerino del negozio ti fanno sembrare una dea. In quei momenti nessun prezzo sul cartellino ci sembra eccessivo. Come fare a non acquistarli? In quei momenti bisogna cercare di tornare alla razionalità. E pensare freddamente: "E' un abito di tulle rosa: quante occasioni avrò di indossarlo?" (davvero poche fidatevi)


Fate colazione
Non è una battuta: mai fare shopping a pancia vuota. La fame influenza la voglia di comprare. Con la pancia piena si ragiona decisamente meglio.


Gli abbinamenti
Torniamo al nostro amato abito di tulle rosa che non dovete comprare. Quando state per fare un acquisto folle fate mente locale sugli accessori da abbinare. Se sapete di possedere almeno 2 o 3 accessori abbinabili (scarpe, borsa, bijoux) potete considerare l'acquisto. Ma in caso contrario, sappiate che qull'acquisto comporterà ulteriori spese per trovare abbinamenti. Vi conviene?

La lista della spesa
E' uno strumento utilissimo, e non solo al supermercato. State andando da Zara perchè avete assolutamente bisogno di capi basic? La cosa che vi succederà è comprare il maglioncino nero che vi serviva più, nell'ordine: una t-shirt, troppo spiritosa, una gonna a fiori, un paio di ballerine perfette. E via così. La lista della spesa è il vostro appiglio alla realtà: vi ricorderà che vi serve un maglioncino nero, e che dovete limitarvi a quello.

domenica 24 ottobre 2010

Oh My Louboutin ♥

Scarpe a dir poco FAVOLOSE.. Lo adoro tantissimo e spero tanto di riuscire a comprarne un paio prima o poi.. Voi che ne pensate? Vi piace come stilista o preferite altri??

giovedì 21 ottobre 2010

Chanel MANIA

Chanel 2.55. Una parola e un numero che invocano sospiri e desideri. Non solo una borsa, ma il simbolo dell'eleganza, della femminilità, un'allure che probabilmente nessun'altra it bag può riprodurre: in una parola, un autentico mito. La Chanel 2.55 è una passione per molte di noi. Per questo abbiamo deciso di fare un viaggio lungo la storia di questa borsa, una storia che è arrivata fino ad oggi, a  più di 55 anni dalla sua nascita.


La storia
Come molte di voi sapranno la sigla 2.55 indica una data: il febbraio del 1955. Un nome decisamente sintetico ed essenziale, come era abitudine in tutte le cose per Coco Chanel. Ma l'idea ispiratrice che sta alla base del concept di questa borsa nacque molto prima, addirittura negli anni '30. Un'idea di borsa in linea con la concezione della moda con cui Coco Chanel ha fondato un impero. Non dimentichiamo che stiamo parlando della donna che ha eliminato la costrizione del corpetto, e per prima ha proposto un capo come il tailleur: un abbigliamento elegante, ma sobrio e soprattutto comodo, cucito su una donna libera ed indipendente. Il concept della 2.55 nasce proprio su questo principio: quello che madame Coco inseguiva era un modello di borsa funzionale, bella ma soprattutto comoda, che lasciasse libere le mani. Una borsa dedicata ad una donna attiva, libera, indipendente.


E la soluzione a questo dilemma era più semplice di quanto si potesse immaginare: bastava una tracolla. Nel febbraio 1955 compare quindi la prima Chanel 2.55. I primi modelli sono in jersey, poi in moribido agnello. La superficie è in pelle rivoltata e impunturata a rombi. La tracolla è fatta a catena, e si ispira al portachiavi dei custodi dell'orfanotrofio dove è cresciuta Mademoiselle Chanel. I ricordi dell'orfanotrofio si riflettono addirittura nell'interno della borsa, che è bordeaux, come le divise dei bambini dell'orfanotrofio. All'interno c'è una piccola taschina chiusa da una zip, mentre nella parte posteriore c'è una taschina pensata per riporvi le monete. La chiusura è anch'essa semplice, rettangolare e in metallo. Un modello essenziale, ma di grande eleganza.


Un modello che non per niente è arrivato quasi intatto fino ai giorni nostri. Certo, a svecchiarne lievemente le forme è arrivato, negli anni '80, Monsieur Karl Lagerfeld. E' stato lui ad aggiungere le due mitiche C intrecciate sulla chiusura e la striscia di pelle intrecciata alla catena della tracolla: ed ecco a voi la Chanel Classic Flap. Nel 2005, per festeggiare i 50 anni della 2.55, Karl Lagerfeld ha riproposto la 2.55 identica a quella originale disegnata da Coco Chanel del 1955, dandole il nome di 2.55 Reissue (appunto "riedizione"). Le linee tradizionali della 2.55, poi, vengono reinterpetate in varie modalità, colori e materiali ad ogni collezione stagionale.


Ancora oggi la Chanel 2.55 è prodotta con un lungo ed accurato lavoro completamente artigianale. Per ogni borsa occorrono 18 ore di lavorazione e materiali di prima qualità. I due terzi della produzione sono realizzati negli stabilimenti Chanel francesi, mentre il resto è prodotto in Italia. Insomma: non siamo di fronte a un prodotto "seriale". Ogni esemplare è paragonabile a un pezzo di atelier, completamente fatto a mano con la massima cura dei dettagli. 




Il tasto dolente: i prezzi
E' ovvio che un oggetto del genere prevede anche un costo adeguato, che rende la Chanel 2.55 per molte di noi un sogno decisamente difficile da realizzare, per prosaici motivi di budget. La borsa viene prodotta in tre dimensioni: piccola, media e grande, ma  per alcune collezioni c'è anche la versione jumbo, che si avvicina alla misura grande. Per le misure standard i prezzi (che vengono aumentati ogni stagione) oscillano per ora tra i 1300 Euro della misura piccola, ai circa 2000 della grande, mentre la jumbo si aggira ormai attorno ai 2300 Euro. Come già accennato poi, questi prezzi sono soggetti a variazioni stagionali: si tratta di prezzi su richiesta, e non sempre è una passeggiata ottenerli. Certo: più che un acquisto si tratta di un vero investimento dato che siamo di fronte ad un oggetto di qualità che non dura una sola stagione, ma che può essere usato per anni, con un costante aumento del suo valore.
 
 
Alternative cheap
Se non avete il budget per fare un "investimento" simile, sappiate che è possibile sfoggiare una 2.55 autentica anche spendendo meno di un decimo del suo valore. La soluzione è noleggiare la borsa: certo, potremo usarla per un periodo limitato, ma almeno potremo dire di aver provato l'emozione di sfoggiare un'autentica borsa Chanel. Date un'occhiata su Borsedilusso.it: sono disponibili diversi modelli, e con meno di 100 Euro si può avere una Chanel 2.55 per una settimana. L'unico rischio è il comprensibile attacco di pianto quando dovrete riconsegnarla.

I 5 colori autunno-inverno

Modaiole.. Come ogni nuova stagione ci sono dei colori che andranno tanto.. Per questo autunno-inverno saranno per l'esatezza ben 5.. Bisoga avere almeno una cosa in queste 5 verianti di colore che sono:

-CAMMELLO
-VIOLA
-ROSSO
-VERDE
-CELESTE

Voi che ne pensate?? Quale  vi piace di più e quale non mettereste mai??

mercoledì 20 ottobre 2010

Paris Je Taime

Oh My God!!! Ho trovato delle immaginette stupende e super fashion di Parigi... Quale vi piace di più???




Moda Animalier

Quest'anno più che mai la moda è indirizzato sull'animalier.. Bellissimo!!! Personalmente lo ADORO. Possiedo molte cose... Cardigan accessori borse.. Per l'A-I lo trovo azzeccato perchè da un senso di caldo.. Anche le star lo vestono con passione.. Voi che ne pensate???