lunedì 28 marzo 2011

Come abbinare i vestiti

Ciao rmodiole! Navigando su internet ho trovato questo bellissimo articolo! Spero vi aiuti!



L'abbinamento dei vestiti è un problema che generalmente ci si trova ad affrontare ogni mattina. Teoricamente, ogni volta che si acquista un nuovo capo bisognerebbe prima valutare quali siano le possibili combinazioni con i vestiti ed accessori che già abbiamo a casa, e, per fare questo, bisogna tenere presenti alcune regole di base
Si parte dal presupposto che abbinare è difficile: se da un lato risulta sgradevole una mise che, ad esempio, mixa troppi colori, è altrettanto vero che rincorrere l'abbinamento eccessivo può risultare stucchevole soprattutto in caso di tinte particolari o vistose. Le regole di abbinamento sono soggette alle regole della moda; ad esempio, se anni fa si usava molto scegliere il colore dell'ombretto in base a quello degli accessori e degli abiti, ora questa non è più una regola tassativa, così come l'abbinamento tra cintura, borsa e scarpe
Se facciamo caso, ad esempio, a film notoriamente "modaioli" come "Il Diavolo veste Prada", possiamo notare che il concetto di abbinamento è cambiato: non più, ad esempio, scarpa uguale a borsetta, ma scarpa "giusta" per quella borsetta. Tuttavia, in caso di dubbio o perplessità e soprattutto non avendo l'occhio di un'addetta ai lavori, scegliere scarpe, borsa e cintura perlomeno dello stesso colore è sicuramente una buona idea. 
Altro capo salvagente per gli abbinamenti sono i jeans: in caso di crisi dell'ultimo minuto, il jeans va sempre bene, perchè ormai è un capo talmente classico e trendy al tempo stesso che tende a uniformare la mise e rendere lecite eventuali macchie di colore. Un accessorio di un colore stravagante che abbiamo acquistato d'impulso può essere giustificato, ad esempio, da un bijoiux in tono, o da un abbigliamento il più possibile neutro. Ricordiamo che il bianco e il nero si abbinano con tutto, anche se quest'ultimo risulta un pò penalizzato dalle tinte troppo vicine (tipo blu e marrone scuri).
Per quanto riguarda gli altri colori, per abbinarli si può fare riferimento al cerchio di Itten: si considerano generalmente ben assortiti i colori più lontani all'interno della ruota. E' sempre bene comunque avere sempre nell'armadio diversi capi bianchi e neri da utilizzare come passepartout; anche il grigio risulta generalmente azzeccato. 
Gli abbinamenti non avvengono solo tra i colori dei capi, ma anche tra questi e i propri colori naturali. In linea generale, le persone con un colorito pallido dovrebbero optare per tinte vivaci e luminose, mentre le pelli scure o olivastre, oltre a poter indossare con più facilità tinte come il sabbia o il beige, stanno bene con toni caldi o pastello. Un piccolo trucco che si può mettere in atto se si è inesperte con gli abbinamenti è utilizzare al massimo tre colori in tutta la mise: in questo modo è scongiurato l'effetto "arlecchino".
Bisogna fare sempre caso alle varie tonalità: la cosa peggiore è avere, ad esempio, più elementi di diversi toni di uno stesso colore, a meno che non sia voluto e studiato. Questo tipo di incidenti possono capitare anche con colori neutri come il nero. 
Oggi anche la tecnologia viene in aiuto a chi è in difficoltà con gli abbinamenti: si tratta di uno speciale specchio, presentato l'anno scorso al Technology Show di Birmingham, che attraverso il codice a barre riconosce l'abito che si sta provando suggerendo l'abbinamento ideale con altri capi in vendita nello stesso negozio, arrivando a decifrare anche la vostra taglia. Già da alcuni anni esiste poi in Giappone uno strumento ancora più tecnologico: il tessuto che, attraverso particolari sensori, modifica il proprio colore per adattarsi all'abbigliamento di chi lo indossa; anche in questo caso però è sempre necessario preimpostare le indicazioni necessarie che "insegnino" alla macchina quali sono gli abbinamenti più consoni. Insomma, lo stile è ancora un fatto del tutto umano.


giovedì 10 marzo 2011

Vestiti Inutili

Navigando sul web ho trovato questo bellissimo articolo!



Quante volte vi è capitato di aprire l'armadio e di scoprire di avere vestiti che non vi vanno più? Bene, consolatevi, perché siete in buona compagnia. Stando, infatti, ad un sondaggio su 4mila donne inglesi fra i 18 e i 65 anni, sarebbero almeno 12 gli abiti nel guardaroba che non si mettono più da un pezzo, perché sono diventati troppo grandi o troppo piccoli, ma che lasciamo lì "in attesa che ci vadano di nuovo bene".
La ricerca è stata condotta dall'azienda di alimenti naturali "Wholegrain Goodness" per indagare sulle abitudini alimentari femminili e sull'effetto di queste sul look e il risultato ha evidenziato come il peso fluttuante nel corso degli anni porti le donne a cambiare almeno tre taglie diverse, con conseguenti ripercussioni sull'armadio. Non a caso, il 52% delle intervistate ha ammesso di aver acquistato vestiti troppo piccoli nella speranza di poterli indossare in futuro, mentre una percentuale quasi identica ha confessato di aver spesso mentito sul proprio peso e di avere nel guardaroba "vestiti da grassa" per quando mette su qualche chilo.
Mangiare cibi non sani non solo ha brutti effetti sulla nostra salute - ha spiegato al " Daily Telegraph" Therese Coleman, consulente nutrizionista dell'azienda inglese ma anche sul nostro portafoglio. A prima vista, ci potrebbe sembrare di avere pochi vestiti che non ci vanno bene, ma in realtà, quando si cominciano a contare, ci si accorge che il numero è molto più corposo. E' bello sapere di avere un paio di jeans o un top da indossare quando si rientra in una determinata taglia, ma così facendo le donne rischiano di buttar via un sacco di soldi.
Uno dei dati forse più allarmanti dell'inchiesta riguarda il fatto che solo il 2% del campione si è definito "felice" del proprio corpo, mentre la maggior parte ha detto di sentirsi "sciatta" e una su dieci "grassa". E se il riflesso non esattamente filiforme nello specchio (72%) o l'approssimarsi di eventi come matrimoni o compleanni (38%) sono considerati la spinta giusta per decidersi a fare un po' di moto, una donna su cinque decide di dimagrire dopo i commenti negativi degli amici o del partner sul proprio peso, anche se un buon 47% ha serenamente ammesso di non controllare affatto le calorie introdotte o le informazioni nutrizionali dei cibi.
La metà delle donne che abbiamo intervistato ha affermato di non pensare a come mantenere il proprio peso una volta che hanno raggiunto l'obiettivo - ha concluso la Coleman - e quattro su dieci vedono le diete come un obiettivo a breve termine, piuttosto che come un cambiamento di stile di vita. La nostra ricerca rivela anche una contraddizione in termini fra l'opinione femminile sul cibo sano e il loro reale comportamento. Le donne partono con le migliori intenzioni, ma poi incontrano delle difficoltà nel gestire il loro peso e questo perché spesso si crea il malinteso secondo il quale mangiare sano significa privarsi di qualcosa, ma questa idea non è assolutamente sostenibile.