lunedì 28 marzo 2011

Come abbinare i vestiti

Ciao rmodiole! Navigando su internet ho trovato questo bellissimo articolo! Spero vi aiuti!



L'abbinamento dei vestiti è un problema che generalmente ci si trova ad affrontare ogni mattina. Teoricamente, ogni volta che si acquista un nuovo capo bisognerebbe prima valutare quali siano le possibili combinazioni con i vestiti ed accessori che già abbiamo a casa, e, per fare questo, bisogna tenere presenti alcune regole di base
Si parte dal presupposto che abbinare è difficile: se da un lato risulta sgradevole una mise che, ad esempio, mixa troppi colori, è altrettanto vero che rincorrere l'abbinamento eccessivo può risultare stucchevole soprattutto in caso di tinte particolari o vistose. Le regole di abbinamento sono soggette alle regole della moda; ad esempio, se anni fa si usava molto scegliere il colore dell'ombretto in base a quello degli accessori e degli abiti, ora questa non è più una regola tassativa, così come l'abbinamento tra cintura, borsa e scarpe
Se facciamo caso, ad esempio, a film notoriamente "modaioli" come "Il Diavolo veste Prada", possiamo notare che il concetto di abbinamento è cambiato: non più, ad esempio, scarpa uguale a borsetta, ma scarpa "giusta" per quella borsetta. Tuttavia, in caso di dubbio o perplessità e soprattutto non avendo l'occhio di un'addetta ai lavori, scegliere scarpe, borsa e cintura perlomeno dello stesso colore è sicuramente una buona idea. 
Altro capo salvagente per gli abbinamenti sono i jeans: in caso di crisi dell'ultimo minuto, il jeans va sempre bene, perchè ormai è un capo talmente classico e trendy al tempo stesso che tende a uniformare la mise e rendere lecite eventuali macchie di colore. Un accessorio di un colore stravagante che abbiamo acquistato d'impulso può essere giustificato, ad esempio, da un bijoiux in tono, o da un abbigliamento il più possibile neutro. Ricordiamo che il bianco e il nero si abbinano con tutto, anche se quest'ultimo risulta un pò penalizzato dalle tinte troppo vicine (tipo blu e marrone scuri).
Per quanto riguarda gli altri colori, per abbinarli si può fare riferimento al cerchio di Itten: si considerano generalmente ben assortiti i colori più lontani all'interno della ruota. E' sempre bene comunque avere sempre nell'armadio diversi capi bianchi e neri da utilizzare come passepartout; anche il grigio risulta generalmente azzeccato. 
Gli abbinamenti non avvengono solo tra i colori dei capi, ma anche tra questi e i propri colori naturali. In linea generale, le persone con un colorito pallido dovrebbero optare per tinte vivaci e luminose, mentre le pelli scure o olivastre, oltre a poter indossare con più facilità tinte come il sabbia o il beige, stanno bene con toni caldi o pastello. Un piccolo trucco che si può mettere in atto se si è inesperte con gli abbinamenti è utilizzare al massimo tre colori in tutta la mise: in questo modo è scongiurato l'effetto "arlecchino".
Bisogna fare sempre caso alle varie tonalità: la cosa peggiore è avere, ad esempio, più elementi di diversi toni di uno stesso colore, a meno che non sia voluto e studiato. Questo tipo di incidenti possono capitare anche con colori neutri come il nero. 
Oggi anche la tecnologia viene in aiuto a chi è in difficoltà con gli abbinamenti: si tratta di uno speciale specchio, presentato l'anno scorso al Technology Show di Birmingham, che attraverso il codice a barre riconosce l'abito che si sta provando suggerendo l'abbinamento ideale con altri capi in vendita nello stesso negozio, arrivando a decifrare anche la vostra taglia. Già da alcuni anni esiste poi in Giappone uno strumento ancora più tecnologico: il tessuto che, attraverso particolari sensori, modifica il proprio colore per adattarsi all'abbigliamento di chi lo indossa; anche in questo caso però è sempre necessario preimpostare le indicazioni necessarie che "insegnino" alla macchina quali sono gli abbinamenti più consoni. Insomma, lo stile è ancora un fatto del tutto umano.


giovedì 10 marzo 2011

Vestiti Inutili

Navigando sul web ho trovato questo bellissimo articolo!



Quante volte vi è capitato di aprire l'armadio e di scoprire di avere vestiti che non vi vanno più? Bene, consolatevi, perché siete in buona compagnia. Stando, infatti, ad un sondaggio su 4mila donne inglesi fra i 18 e i 65 anni, sarebbero almeno 12 gli abiti nel guardaroba che non si mettono più da un pezzo, perché sono diventati troppo grandi o troppo piccoli, ma che lasciamo lì "in attesa che ci vadano di nuovo bene".
La ricerca è stata condotta dall'azienda di alimenti naturali "Wholegrain Goodness" per indagare sulle abitudini alimentari femminili e sull'effetto di queste sul look e il risultato ha evidenziato come il peso fluttuante nel corso degli anni porti le donne a cambiare almeno tre taglie diverse, con conseguenti ripercussioni sull'armadio. Non a caso, il 52% delle intervistate ha ammesso di aver acquistato vestiti troppo piccoli nella speranza di poterli indossare in futuro, mentre una percentuale quasi identica ha confessato di aver spesso mentito sul proprio peso e di avere nel guardaroba "vestiti da grassa" per quando mette su qualche chilo.
Mangiare cibi non sani non solo ha brutti effetti sulla nostra salute - ha spiegato al " Daily Telegraph" Therese Coleman, consulente nutrizionista dell'azienda inglese ma anche sul nostro portafoglio. A prima vista, ci potrebbe sembrare di avere pochi vestiti che non ci vanno bene, ma in realtà, quando si cominciano a contare, ci si accorge che il numero è molto più corposo. E' bello sapere di avere un paio di jeans o un top da indossare quando si rientra in una determinata taglia, ma così facendo le donne rischiano di buttar via un sacco di soldi.
Uno dei dati forse più allarmanti dell'inchiesta riguarda il fatto che solo il 2% del campione si è definito "felice" del proprio corpo, mentre la maggior parte ha detto di sentirsi "sciatta" e una su dieci "grassa". E se il riflesso non esattamente filiforme nello specchio (72%) o l'approssimarsi di eventi come matrimoni o compleanni (38%) sono considerati la spinta giusta per decidersi a fare un po' di moto, una donna su cinque decide di dimagrire dopo i commenti negativi degli amici o del partner sul proprio peso, anche se un buon 47% ha serenamente ammesso di non controllare affatto le calorie introdotte o le informazioni nutrizionali dei cibi.
La metà delle donne che abbiamo intervistato ha affermato di non pensare a come mantenere il proprio peso una volta che hanno raggiunto l'obiettivo - ha concluso la Coleman - e quattro su dieci vedono le diete come un obiettivo a breve termine, piuttosto che come un cambiamento di stile di vita. La nostra ricerca rivela anche una contraddizione in termini fra l'opinione femminile sul cibo sano e il loro reale comportamento. Le donne partono con le migliori intenzioni, ma poi incontrano delle difficoltà nel gestire il loro peso e questo perché spesso si crea il malinteso secondo il quale mangiare sano significa privarsi di qualcosa, ma questa idea non è assolutamente sostenibile.

venerdì 14 gennaio 2011

Come camminare sui tacchi alti

Navigando su interneto ho trovato questo articolo fantastico!!


I sandali sono una vera ossessione per le donne: zeppe altissime, tacchi vertiginosi, stringhe fetish, fantasie maculate e un trionfo di glitter, come vuole il trend più recente. E poi zeppe, zatteroni, stivali e un tripudio di tacchi altissimi e sexy. Perché quella dei tacchi alti è una moda che c'è e basta. A loro spetta il primato di seduzione.
Stiletti e trampoli sono l'oggetto del desiderio femminile nonchè oggetto erotico maschile e la scarpa col tacco rimane un accessorio di cui ogni donna, prima o poi, deve venire in possesso.

Un bel paio di scarpe nuove ha addirittura un potere terapeutico e antidepressivo. I motivi sono molteplici:
  • un paio di scarpe nuove rende un abito nuovo
  • tacco e decoltè allungano la gamba
  • una calzatura nuova e colorata modernizza un abbigliamento banale
  • lo stiletto conferisce un'andatura ondeggiante molto sexy
  • se si mette su peso il numero di piede rimane sempre lo stesso
  • i tacchi sollevano i glutei e sono un forte simbolo di femminilità
  • slanciano le gambe e rendono i piedi più belli e affascinanti

Il tacco è sexy. C'è qualcosa di intrigante e perverso nell'incedere della donna con i tacchi. Quando una donna porta i tacchi cambia persino lo sguardo con occhi penetranti e sensualissimi. Per questo ogni donna dovrebbe averne almeno un paio nel guardaroba.
Ma camminare sui tacchi è una vera e propria arte. I tacchi alti sono sexy ma chi non è abituata rischia di assumere la postura di un manichino. Bisogna allenarsi per far parte degli esemplari femminili, molto apprezzati dagli uomini, che si muovono con perfetta disinvoltura fra stiletti e spilli. Infatti camminare sui tacchi alti è soprattutto una questione di pratica.
Ecco una serie di consigli per imparare a camminare con i tacchi a spillo da 10 cm. senza sembrare goffe.

1. L'acquisto delle prime scarpe con il tacco
Se in vita tua non hai mai indossato un paio di scarpe con il tacco alto, inizia acquistandone un paio con il tacco di 5 cm. Esercitati per qualche giorno con queste scarpe camminando in casa. Quando avrai familiarizzato con questo tipo di tacco, sarai pronta per quelli da 10 cm. Il tuo primo acquisto dev'essere mirato: prendi un paio di sandali con il tallone chiuso o meglio ancora degli stivali che tengano ben ferma la caviglia, perché all'inizio è facile prendere storte.
2. L'Esercizio Casalingo
Il primo giorno indossali in casa solo per alcuni minuti. Esercitarsi a casa è molto utile per dare alla scarpa la forma del piede. Indossa pure una calza di velluto per ridurre l'attrito, poi infilati le scarpe e alzati in piedi aiutandoti con le braccia; allarga i piedi e oscilla lentamente tenendo il peso sulle punte e sugli avampiedi. Prova a fare i primi passi, ricordando i principi fondamentali: mantenere l'equilibrio e sforzare al minimo i muscoli.
Per assumere la postura migliore per camminare con i tacchi e avere una camminata sexy e femminile immagina che un filo invisibile tiri in alto la tua testa; tieni il busto ben eretto e avanza seguendo una linea retta immaginaria con la testa eretta e il mento all’insù allineando così la colonna vertebrale e avere maggiore stabilità. La prima conseguenza di questa camminata è che i glutei si rassodano.
1. Allenati e camminare per il corridoio ben diritta, gambe tese in avanti e palmo delle mani rivolto in avanti
2. Prima appoggia il tallone e poi lascia che la punta lo segua in modo rapido e senza intoppi. ll passo deve appoggiarsi quasi direttamente su tutto il piede.
3. Cammina con le dita dei piedi dritti in avanti il più possibile.
4. Oscilla le braccia per avere un maggiore equilibrio. Il movimento delle braccia deve essere morbido e con spalle rilassate.
5. Cammina con le gambe dritte, strette e parallele per rendere fluido il movimento.
6. Fai passi piccoli e veloci
7. Quando appoggi il piede il ginocchio deve essere ben teso e mai piegato.
8. Per camminare bene con i tacchi e avere maggiore equilibrio devi ondeggiare i fianchi come se stessi sfilando, ma attenta a non diventare volgare.
9. Tieni sempre la parte interna di coscia, gamba e piede leggermente ruotata verso l’esterno per appoggiare bene la scarpa e donare una certa fluidità ai movimenti dell’anca.
10. Allenati per brevi tragitti, ad esempio per andare a comprare il pane, fin quando un bel giorno arriverai a portarli dalla mattina fino alla sera.

3. La Prima Serata con i Tacchi
Ora compra un paio di scarpe con tacco 9.  Con questi tacchi ti sentirai più sicura di te, ti sembrerà di stare in ciabbatte e puoi usarle per debuttare in società:
  • aspetta una serata tranquilla, niente feste o discoteca perchè collasserai dopo mezz'ora di ballo
  • portati dietro sempre delle ballerine abbinate al tuo abbigliamento: in caso di dolori potrai cambiarti le scarpe con stile
  • attenta ai collant, rischiano di far scivolare il piede con conseguenze spiacevoli!
E ora... cammina, cammina, cammina! Vedrai che una volta che inizi a mettere i tacchi non li leverai più !






lunedì 20 dicembre 2010

Se l'amica dice «ti sta bene» ...non ci credere..!!

Navigando su internet ho trovato questo articolo bellissimo ma soprattutto VERO..


Le donne, si sa, sono per natura molto competitive e questo, secondo uno studio inglese, le porterebbe anche a mentire alla propria amica su come le stanno i vestiti, in modo che lei sembri meno attraente. Circa il 10%, in particolare, pronuncerebbe mentendo consapevolmente frasi come «questo vestito ti sta benissimo» e «che bella questa camicia a fiori, dove l'hai comprata?», mentre il 38% lo farebbe seguendo un meccanismo più inconscio, dettato da una competitività latente ma irrefrenabile.

Il sondaggio, condotto da MyCelebrityFashion su 1.629 donne, ha anche rivelato che circa una su 5 tace volutamente quando vede un difetto imbarazzante nell'abbigliamento dell'amica (eppure chi, se non lei, dovrebbe dirci che gli slip si vedono al di sopra della gonna?) e due terzi delle intervistare hanno ammesso di tacere anche quando vedono che un abito calza particolarmente bene, e anzi provano a dissuadere l'amica-rivale dall'indossarlo.

Secondo il portavoce del sito Andy Barr, tutto dipende dalla «capacità che hanno i vestiti di evocare invidie e gelosie. Ma si tratta di un meccanismo che può ledere seriamente i rapporti di amicizia».
In un'intervista al Daily Mail il professor Phillip Hodson della British Association for Counselling and Psychotherapy ha tuttavia ricordato che «si tratta di un fenomeno normalissimo, legato alle leggi umane di sopravvivenza. Non siamo esseri razionali ma emozionali e a volte, semplicemente, desideriamo che chi ci sta accanto sembri più ridicolo di noi».

martedì 2 novembre 2010

Le dieci borse più belle della storia

Navigando su interne ho trovato questo bellissimo articolo che ho adorato da subito.. Leggetelo!!!
Ma quali sono le borse a cui davvero non si può rinunciare? Ecco la classifica delle 10 it bag più belle e desiderabili!!

Partiamo dalla ultima posizione: al decimo posto troviamo la Prada Multicolore Stripes. Collezione di punta della primavera-estate 2008, la Prada Multicolore colpisce tutti fino alla sua prima uscita in passerella. In nappa, è caratterizzata da strisce dai colori accessi creando un vero e proprio arcobaleno. Una borsa amatissima dalle celebrities, come Sienna Miller, e che occupa pagine e pagine di redazioanli nelle riviste di moda.



Subito sopra, al nono posto, la Saddle di Dior. Una borsa dalla forma atipica, dalle curve sinuose che incantano tutti. E’ nel 2000 che la Saddle di Dior trionfa e ottiene il riconoscimento internazionale che merita. Nel 2006 John Galliano, in occasione del decimo anniversario alla direzione artistica della maison Dior, realizza 12 versioni della Saddle, tutte dedicate a 12 diverse nazioni: Cina, Argentina, USA, Messico, Inghilterra, Russia, Spagna, Marocco, Egitto, Francia, India e Giappone. Tutti paesi di forte ispirazione per l’eccentrico stilista.
All’ottavo posto ecco la Muse di Yves Saint-Laurent, una borsa che in questi ultimi anni ha fatto molto parlare di sé. Portata in auge da Kate Moss, più o meno negli stessi mesi in cui come una fenice risorgeva dalle sue ceneri dopo lo scandalo della cocaina, è diventata nel giro di pochi anni una it bag in tutti i sensi, desiderata da tantissime star. E dire che i dettagli che la compongono sono pochi ma efficaci: su tutti, trionfa la Y stilizzata sul fronte.
Settimo posto: troviamo la Jackie di Gucci. Chiamata così dopo essere diventata la borsa simbolo dello stile di Jacqueline Kennedy Onassis, detta anche Jackie O, diventa il simbolo della moda anni sessanta e della bella vita dei ricchi e famosi. Nel 2009 la direttrice artistica di Gucci, l’eclettica Frida Giannini, la riporta in auge grazie a un restyling tutto nuovo, che riesce a coniugare tradizione e modernità in un solo prodotto. Nasce così la New Jackie, una delle borse più belle della primavera-estate 2009.

Al sesto posto si classifica la Marcello di Cartier. La prima borsa della storia a celebrare un uomo e non una donna è un connubio di eleganza, raffinatezza e praticità. Tante, tantissime celebrities la scelgono come borsa della vita, come Angelina Jolie e Monica Bellucci. Cartier mette a segno un colpo importante nel 2007 lasciando questa borsa, che guadagna subito la qualifica di it bag.


Quinto posto per la Baguette di Fendi, la borsetta che negli anni novanta spopolò, diventando un vero e proprio cult. Creata da Silvia Venturini Fendi nel 1996, dopo pù di dieci anni mantiene ancora lo stesso fascino di allora. Migliaia i modelli realizzati: dalla classica Zucca Print a quella con Swarovski per celebrare il decennale.
A un passo dal podio, come quarta classificata abbiamo la Kelly di Hermés Come poteva mancare lei, la prima it bag della storia? Kelly come Grace Kelly, l’attrice-principessa che usa questa borsa di Hermès per nascondere la sua gravidanza. Un’icona, un simbolo di eleganza immortale, destinato a durare all’infinito.


Ed ecco la triade al comando. Quali saranno le tre borse più belle della storia?


Al terzo posto abbiamo messo la Speedy di Louis Vuitton Il bauletto perfetto, amato da donne mature e ragazze, che ogni si rinnova in nuovi colori e di nuove trasgressioni. Come la Speedy Graffiti della Stephen Sprouse Collection, un successo incredibile per Louis Vuitton.

Al secondo posto…la Birkin di Hermés. Una delle borse di maggior successo della storia, declinata in decine e decine di pellami pregiati diversi e diventata una vera ossessione per Victoria Beckham. Il suo nome deriva dalla cantante e attrice Jane Birkin, alla quale fu Jean-Louis Dumas, patron di Hermès nel 1984, a dedicarla. Un mito senza tempo.

Al primo posto non poteva esserci che lei, la mitica Chanel 2.55 Una borsa che esprime tutto il fascino e l’allure di una donna come Coco Chanel, che da sola rivoluzionò il mondo della moda. Celebre è la sua tela matelassé, un ricamo che ancora oggi molti designer cercano di imitare prendendone ispirazione. Ma solo la 2.55 è e sarà sempre la it bag più bella della storia.


Siete d’accordo con la classifica? Lasciate i vostri commenti per conoscere la vostra opinione!! xoxo

giovedì 28 ottobre 2010

Sembra una favola antica la storia di Louis Vuitton, il francese che a soli 14 anni abbandonò il suo paese in Francia per recarsi a Parigi in cerca di fortuna.

Louis Vuitton nacque a Lavans-sur-Valouse, il 4 agosto 1821 da una piccola famiglia di artigiani. Nel 1837 arrivò a Parigi e cominciò a lavorare come apprendista presso il fabbricante di valigie Marechal, famoso per essere stato uno degli artigiani più apprezzati alla corte di Napoleone III. Nel 1872 introdusse le strisce rosse e beige, uno schema a cui rimarrà fedele e lo renderà famoso in tutta Europa mentre aprì il suo primo negozio a Londra nel 1885. Il suo logo fu introdotto e realizzato solamente nel 1886. Fin dall’inizio Louis Vuitton è stato un must delle star e dei nobili in genere, distinguendosi soprattutto per le borse e i borsoni che abilmente produceva tra cui i più celebri modelli di borse femminili, la speedy e la petit bucket (anni 30 e 60). La sua espansione in Asia, che oramai rappresenta la metà del suo fatturato in termini monetari, cominciò nel 1978 con Tokio, a cui seguì nel 1984 il primo negozio a Seul e in Cina. L’azienda sponsorizza dal 1983 l’omonima regata velistica rendendola la più famosa sia come cachet finale che come prestigio internazionale.

 Attualmente è il primo marchio di moda al mondo come fatturato, nonostante dall’inizio degli anni ‘90 sia stata acquistata dal magnate del lusso Bernard Arnault e oramai la famiglia Vuitton conservi solamente la presidenza onoraria. Arnault è tra gli altri proprietario sia di Dior sia di Givenchy nonché di Gucci. Ma in ogni caso la magia di acquistare un capo o un accessorio Louis Vuitton, non cambia grazie alla sua esclusività e raffinatezza; Per acquistare un capo originale basta andare nei 300 negozi monomarca sparsi sull’intero globo.

  Vi è piaciuto il post? Che ne pensate?

lunedì 25 ottobre 2010

Shopping saggio: i consigli per risparmiare!

Ciao Modaiole!!! Nevigando su internet ho trovato un articolo che vi piacerà e vi aiuterà a risparmire ^_^

Ogni fashion victim di riflesso produce almeno un'altra vittima: il suo portafogli. Il meccanismo è più che ovvio: la passione per lo shopping è una passione costosa. A volte può diventare addirittura una patologia, lo shopping compulsivo. Ma anche senza scomodare psicologi e dipendenze, anche una sana passione per lo shopping, in questi tempi di crisi, può creare tragedie a fine mese (Becky Bloomwood di I love shopping docet).



E come se non bastasse le tentazioni si estendono a vista d'occhio. Da un parte le grosse catene low cost, che coi loro prezzi invitanti sono un rischio continuo (provate voi a entrare nel negozio e a non lasciarci come minimo sindacale 30 euro). Ma anche restando chiusi in casa non si è immuni alle tentazioni: c'è sempre lo shopping online, che ci solletica malefico direttamente dal monitor del pc. Va bene che lo shopping è terapeutico, ma ci vuole un freno. Quindi, piuttosto che rinunciarvi completamente, meglio seguire qualche accortezza per risparmiare e ottimizzare le spese. Ecco per voi 10 dritte utili.

Viva il multitasking
Non stiamo parlando della vostra capacità di fare shopping facendo contemporaneamente tre telefonate e progettando la giornata di domani. Stiamo parlando di capi multitasking, che sono quelli su cui dovremmo puntare l'attenzione. Sempre meglio scegliere capi versatili, che permettono tanti abbinamenti diversi, o che possono avere un senso sia in mise eleganti che casual. Questa si che è ottimizzazione degli acquisti!


Shopping online
Può essere una delle mille tentazioni, ma anche un aiuto non indifferente. Molto spesso sui siti di e-commerce di moda, infatti, si trovano capi anche griffati a prezzo notevolmente scontato. Se quindi entrando in un negozio provate un capo, verificate che vi sta da dio, ma costa decisamente troppo, non lasciatevi andare alla depressione e/o all'isteria. Prendete nota della marca, delle caratteristiche e della taglia, e andate a cercarlo sul web. Il risparmio è quasi sempre assicurato.


Beauty low cost
Non potete fare a meno degli smalti di Chanel? Volete solo il meglio per il vostro make up? Non avete tutti i torti, ma spesso si parla di prodotti che costano un occhio della testa. Va bene togliersi qualche sfizio ogni tanto, ma a meno che non abbiate particolari esigenze dermatologiche potete optare anche per le marche meno costose.

Attenti alla cassa
Uno dei momenti più pericolosi è la fila alla cassa, e non solo al supermercato. Anche i negozi di abbigliamento ormai hanno capito il potenziale dell'attesa alla cassa, e infatti qualsiasi cassa è circondata da gadget vari ad effetto calamita. Quindi per evitare di essere attirate dall'ennesimo inutile lipgloss alla frutta piazzato di fianco alla cassa, sfruttate i tempi morti dell'attesa in maniera produttiva. Fate una telefonata, inviate sms, leggete un libro. Qualsiasi cosa pur di non guardarvi intorno


I capi senza tempo
Fanno il paio con i capi multitasking. Se avete intenzione di spendere una grossa cifra per un abito ad esempio, cercate di fare mente locale sull'uso che ne farete. Un little black dress elegante e di ottima fattura è sempre un asso nella manica, e vi salverà in tantissime occasioni: ecco una spesa ottimamente giustificata. Spendere una grossa somma per un abito di tulle rosa è un po' più rischioso: quante volte lo indosserete?


Attenzione ai capi WOW
Cosa sono i "capi WOW"? Semplice, quelli che una volta messi su nel camerino del negozio ti fanno sembrare una dea. In quei momenti nessun prezzo sul cartellino ci sembra eccessivo. Come fare a non acquistarli? In quei momenti bisogna cercare di tornare alla razionalità. E pensare freddamente: "E' un abito di tulle rosa: quante occasioni avrò di indossarlo?" (davvero poche fidatevi)


Fate colazione
Non è una battuta: mai fare shopping a pancia vuota. La fame influenza la voglia di comprare. Con la pancia piena si ragiona decisamente meglio.


Gli abbinamenti
Torniamo al nostro amato abito di tulle rosa che non dovete comprare. Quando state per fare un acquisto folle fate mente locale sugli accessori da abbinare. Se sapete di possedere almeno 2 o 3 accessori abbinabili (scarpe, borsa, bijoux) potete considerare l'acquisto. Ma in caso contrario, sappiate che qull'acquisto comporterà ulteriori spese per trovare abbinamenti. Vi conviene?

La lista della spesa
E' uno strumento utilissimo, e non solo al supermercato. State andando da Zara perchè avete assolutamente bisogno di capi basic? La cosa che vi succederà è comprare il maglioncino nero che vi serviva più, nell'ordine: una t-shirt, troppo spiritosa, una gonna a fiori, un paio di ballerine perfette. E via così. La lista della spesa è il vostro appiglio alla realtà: vi ricorderà che vi serve un maglioncino nero, e che dovete limitarvi a quello.