giovedì 21 ottobre 2010

Chanel MANIA

Chanel 2.55. Una parola e un numero che invocano sospiri e desideri. Non solo una borsa, ma il simbolo dell'eleganza, della femminilità, un'allure che probabilmente nessun'altra it bag può riprodurre: in una parola, un autentico mito. La Chanel 2.55 è una passione per molte di noi. Per questo abbiamo deciso di fare un viaggio lungo la storia di questa borsa, una storia che è arrivata fino ad oggi, a  più di 55 anni dalla sua nascita.


La storia
Come molte di voi sapranno la sigla 2.55 indica una data: il febbraio del 1955. Un nome decisamente sintetico ed essenziale, come era abitudine in tutte le cose per Coco Chanel. Ma l'idea ispiratrice che sta alla base del concept di questa borsa nacque molto prima, addirittura negli anni '30. Un'idea di borsa in linea con la concezione della moda con cui Coco Chanel ha fondato un impero. Non dimentichiamo che stiamo parlando della donna che ha eliminato la costrizione del corpetto, e per prima ha proposto un capo come il tailleur: un abbigliamento elegante, ma sobrio e soprattutto comodo, cucito su una donna libera ed indipendente. Il concept della 2.55 nasce proprio su questo principio: quello che madame Coco inseguiva era un modello di borsa funzionale, bella ma soprattutto comoda, che lasciasse libere le mani. Una borsa dedicata ad una donna attiva, libera, indipendente.


E la soluzione a questo dilemma era più semplice di quanto si potesse immaginare: bastava una tracolla. Nel febbraio 1955 compare quindi la prima Chanel 2.55. I primi modelli sono in jersey, poi in moribido agnello. La superficie è in pelle rivoltata e impunturata a rombi. La tracolla è fatta a catena, e si ispira al portachiavi dei custodi dell'orfanotrofio dove è cresciuta Mademoiselle Chanel. I ricordi dell'orfanotrofio si riflettono addirittura nell'interno della borsa, che è bordeaux, come le divise dei bambini dell'orfanotrofio. All'interno c'è una piccola taschina chiusa da una zip, mentre nella parte posteriore c'è una taschina pensata per riporvi le monete. La chiusura è anch'essa semplice, rettangolare e in metallo. Un modello essenziale, ma di grande eleganza.


Un modello che non per niente è arrivato quasi intatto fino ai giorni nostri. Certo, a svecchiarne lievemente le forme è arrivato, negli anni '80, Monsieur Karl Lagerfeld. E' stato lui ad aggiungere le due mitiche C intrecciate sulla chiusura e la striscia di pelle intrecciata alla catena della tracolla: ed ecco a voi la Chanel Classic Flap. Nel 2005, per festeggiare i 50 anni della 2.55, Karl Lagerfeld ha riproposto la 2.55 identica a quella originale disegnata da Coco Chanel del 1955, dandole il nome di 2.55 Reissue (appunto "riedizione"). Le linee tradizionali della 2.55, poi, vengono reinterpetate in varie modalità, colori e materiali ad ogni collezione stagionale.


Ancora oggi la Chanel 2.55 è prodotta con un lungo ed accurato lavoro completamente artigianale. Per ogni borsa occorrono 18 ore di lavorazione e materiali di prima qualità. I due terzi della produzione sono realizzati negli stabilimenti Chanel francesi, mentre il resto è prodotto in Italia. Insomma: non siamo di fronte a un prodotto "seriale". Ogni esemplare è paragonabile a un pezzo di atelier, completamente fatto a mano con la massima cura dei dettagli. 




Il tasto dolente: i prezzi
E' ovvio che un oggetto del genere prevede anche un costo adeguato, che rende la Chanel 2.55 per molte di noi un sogno decisamente difficile da realizzare, per prosaici motivi di budget. La borsa viene prodotta in tre dimensioni: piccola, media e grande, ma  per alcune collezioni c'è anche la versione jumbo, che si avvicina alla misura grande. Per le misure standard i prezzi (che vengono aumentati ogni stagione) oscillano per ora tra i 1300 Euro della misura piccola, ai circa 2000 della grande, mentre la jumbo si aggira ormai attorno ai 2300 Euro. Come già accennato poi, questi prezzi sono soggetti a variazioni stagionali: si tratta di prezzi su richiesta, e non sempre è una passeggiata ottenerli. Certo: più che un acquisto si tratta di un vero investimento dato che siamo di fronte ad un oggetto di qualità che non dura una sola stagione, ma che può essere usato per anni, con un costante aumento del suo valore.
 
 
Alternative cheap
Se non avete il budget per fare un "investimento" simile, sappiate che è possibile sfoggiare una 2.55 autentica anche spendendo meno di un decimo del suo valore. La soluzione è noleggiare la borsa: certo, potremo usarla per un periodo limitato, ma almeno potremo dire di aver provato l'emozione di sfoggiare un'autentica borsa Chanel. Date un'occhiata su Borsedilusso.it: sono disponibili diversi modelli, e con meno di 100 Euro si può avere una Chanel 2.55 per una settimana. L'unico rischio è il comprensibile attacco di pianto quando dovrete riconsegnarla.

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